6 febbraio 2025 Giornata Internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili

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Il 6 febbraio ricorre la Giornata Internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili (MGF), ancora oggi una tra le più gravi violazioni dei diritti umani delle donne e delle ragazze in tutto il mondo. Sono circa 230 milioni, infatti le donne che hanno già subito mutilazioni genitali e circa 3 milioni le ragazze a rischio di mutilazione ogni anno (OMS, 2024).

Non possiamo tollerare che ogni anno milioni di ragazze corrano il rischio di essere sottoposte a questa pratica disumana, con conseguenze irreversibili per la loro salute e lo sviluppo fisico e psicologico – afferma la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella – Combattere ogni forma di violenza e abuso contro donne e ragazze è una priorità del Governo, sia a livello nazionale che internazionale. L’Italia è costantemente impegnata per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili a livello globale, come testimoniato anche dalla dichiarazione di Matera dei Ministri G7 responsabili per le pari opportunitàL’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili non è solo un imperativo morale, che richiede lo sforzo delle istituzioni, della società civile, delle comunità, delle famiglie e di tutti noi, ma un investimento cruciale per la costruzione di una società nella quale ogni donna e ogni ragazza possa vivere la propria vita libera dalle mutilazioni genitali e dalla violenza in generale.

Anche il Dipartimento per le pari opportunità sostiene l’impegno italiano contro le MGF in ambito internazionale, ad esempio in occasione degli annuali incontri della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne (CSW), promuovendo anche eventi dedicati al contrasto delle MGF in collaborazione con quei Paesi nei quali questa pratica è purtroppo particolarmente diffusa.

A livello nazionale, inoltre, a seguito di una procedura di manifestazione di interesse del 2024, rivolta a tutti gli operatori impegnati su questo fronte, il Dipartimento ha individuato nell’Università Cattolica del Sacro Cuore il soggetto al quale affidare un progetto di mappatura e analisi del fenomeno nel nostro Paese, nell’intento di promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione mirate ed efficaci.

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